COME LA CONSAPEVOLEZZA DI SE STESSI PUÓ AIUTARE NEI MOMENTI DI INCERTEZZA

vivi meglio
Persona che prende consapevolezza di sè stessa

 

Spesso, soprattutto in momenti di difficoltà (emotiva, economica, etc), sentiamo l’urgenza di essere lucidi, di avere una maggiore consapevolezza di noi perché sentiamo che l’essere centrati e presenti a noi stessi è fondamentale per ritrovare la serenità e la motivazione per poter andare avanti. 

Lo scoraggiamento, l’assuefazione, il senso di impotenza, che si accompagnano ai momenti bui, sono tutte emozioni che sperimentiamo ma forse non tutti sanno da dove derivano e capirne il funzionamento può esserci utile per ritrovare quella consapevolezza di cui parlavamo prima. 

Queste emozioni infatti vengono alimentate costantemente da fattori sia esterni che interni.

Quali sono questi fattori?

 

FATTORI ESTERNI

I fattori esterni sono flussi di informazione e di immagini che ci arrivano direttamente dall’esterno tramite diversi canali: televisione, social, discussioni o conversazioni su temi relativi a situazioni che stiamo vivendo o che comunque si stanno verificando. 

Si possono anche citare le costanti pressioni verso un’omologazione del pensiero e dell’agire. Tutto questo bombardamento di informazione, se non si hanno i giusti filtri per valutare la realtà com’è veramente, e non come la mente e le emozioni la proiettano, può provocare grandi danni a livello fisico, emotivo e, a volte, anche psichico.

 

FATTORI INTERNI

Questi fattori derivano soprattutto da un dialogo interiore che costruisce continuamente delle convinzioni (potenzianti o limitanti) e alimenta gli archetipi comportamentali di una persona. 

Il modo in cui si elaborano le informazioni esterne e il come si consolida un modo di pensare, di percepire, di agire è fondamentale per scoprire chi si è, cioè, avere una piena consapevolezza di sé.

 

CHE COSA SI INTENDE PER CONSAPEVOLEZZA DI SÉ?

Si tratta essenzialmente di una ricerca introspettiva come elemento cardine per la crescita personale.

Non si tratta certo di un’idea nuova.

Provate a pensare alla massima, che abbiamo sentito più volte fin da quando eravamo a scuola e che forse qualcuno ricorderà incisa sul frontone del tempio di Apollo a Delfi: conosci te stesso.

    E’ dunque un tema che già gli antichi si erano posti, addirittura ancora prima dei greci.

Nel lontano 1990 Peter Salovey e John D. Mayer pubblicarono il primo articolo relativo all’intelligenza emotiva (EQ) che è strettamente legata alla consapevolezza di sé, in cui si sosteneva che “il riconoscere, il saper regolare e utilizzare correttamente le proprie emozioni non solo è un vantaggio perché influenza pensieri e azioni, ma è anche una competenza che si può acquisire”.

  • La consapevolezza delle proprie paure e dei propri limiti (per lo più mentali) è un passaggio fondamentale per osservare se stessi e la realtà che ci circonda sotto una lente diversa. 

Acquisire una piena conoscenza delle tue paure, dei comportamenti limitanti che condizionano il tuo modo di agire, la conoscenza delle tue abilità, consente un ampliamento della visione che hai di te, degli altri e della vita stessa. 

  • La consapevolezza di sé implica anche saper individuare il proprio potenziale inespresso.

Conoscere i tuoi punti di forza si traduce in azioni concrete ed abitudini quotidianamente alimentate e rinnovate, portando gradualmente a un incremento della tua efficacia e, soprattutto, della tua volontà di agire. 

Sono queste consapevolezze che ti mettono in grado di controllare le tue paure e non viceversa, che ti rendono capace di prendere decisioni migliori, che ti rendono una persona più ricettiva e attenta ai dettagli, alle occasioni che la vita ti offre e alle alternative che spesso non vedi. 

  • Essere consapevoli di ciò che vogliamo veramente riduce la paura.

Non esistono occasioni idonee e prive di rischi per prendere decisioni.

Le decisioni vanno prese, dopo una attenta valutazione e in funzione dei tuoi obiettivi,  accettandone appunto i rischi. 

Tutte le persone che hanno raggiunto una vita di successo hanno preso decisioni e abbracciato i rischi derivanti dalle proprie azioni. 

Pensa a Walt Disney o a Enzo Ferrari.

Conoscevano tutti i limiti e le difficoltà, ma erano ben consapevoli delle loro capacità, del sogno che volevano raggiungere, e sapevano che quei limiti potevano essere affrontati e superati. 

Hanno osato e hanno sicuramente rischiato molto, ma il rischio, se pur calcolato, e il coraggio che deriva dall’azzardo sono ingredienti fondamentali dello spirito imprenditoriale.

E tutti noi, se vogliamo crescere, dobbiamo essere imprenditori di noi stessi. 

Prendere decisioni, e dunque agire, rafforza la tua autostima e fa scattare dei processi psicologici tali per cui la tua mente, che è estremamente flessibile, comincia a produrre sostanze che stimolano la creatività, il pensiero astratto, quello pratico, la motivazione e un maggior livello di energia.

Una maggiore consapevolezza di sé, come dicevamo all’inizio dell’articolo, presuppone un lavoro di introspezione.

Puoi iniziare con il rispondere a queste domande:

  • Quali sono le aree (studio, lavoro, sport, famiglia) in cui ti senti a tuo agio e più sicuro/a di te?
  • Che sensazioni produce nella tua mente e nel tuo corpo dedicarti a quelle aree?
  • Quali sono i tuoi punti di forza (psicologici, fisici, manuali, cognitivi)?
  • Quali sono i pensieri o azioni limitanti, legati alla paura e all’incertezza, che ti impediscono di prendere decisioni e/o di agire?
  • Pensi e agisci secondo i tuoi valori e le tue capacità razionali? Oppure il tuo modo di pensare e di comportati sono il riflesso di un desiderio di compiacere qualcuno, di evitare le discussioni, di omologarti al pensiero comune, di essere accettato/a?

Queste sono solo alcune delle domande che ci si può porre per iniziare un viaggio dentro se stessi. Il resto lo farà l’azione.

E’ solo agendo, passo dopo passo, trasformando l’incertezza in certezza, che si fanno progressi e si raggiungono i propri obiettivi.

Cerca di dedicare del tempo a questa ricerca interiore.

Partire è sempre la parte più difficile, ma una volta che inizi il tuo percorso di crescita personale e professionale il resto comincia a schiudersi dinanzi a te.

Si presentano occasioni impensate, nuove idee e soluzioni, competenze acquisite che ti portano a svilupparne anche altre non considerate inizialmente. Si apre, insomma, un universo di possibilità.

Questo percorso non è fatto di parole e buoni propositi, ma di AZIONI! 

Se vuoi saperne di più su come puoi accrescere la tua consapevolezza leggi il mio articolo  ECCO I BENEFICI PIÙ IMMEDIATI RIPORTATI DALLE PERSONE CHE SI SONO AVVICINATE ALLA MINDFULNESS” 


Adriana Paolini

La mia missione è quella di aiutarti a diventare la persona che vuoi realmente essere liberandoti da stati di stress e frustrazione attraverso l’apprendimento di strategie efficaci, basate sulle neuroscienze, che ti aiuteranno a recuperare lucidità mentale e ti permetteranno di prendere decisioni migliori sulla vita

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